Infezione della pelle? Ecco cosa fare subito per curarla e quando allarmarsi

Le infezioni della pelle rappresentano un problema frequente e possono essere causate da diversi agenti, tra cui batteri, virus, funghi e, più raramente, parassiti. Riconoscere rapidamente i segni di un’infezione cutanea e intervenire con le giuste precauzioni è fondamentale sia per favorire la guarigione che per evitare eventuali complicanze.

Cosa fare subito ai primi segni di infezione cutanea

Appena si nota una zona di arrossamento cutaneo, la presenza di croste, lesioni con secrezione di pus, prurito marcato o dolore localizzato, il primo passo è prendersi cura dell’igiene della parte interessata. La detersione quotidiana con prodotti delicati, come un sapone a pH neutro e senza profumazioni artificiali, aiuta a ridurre la carica microbica superficiale e ostacola la proliferazione dei microrganismi nocivi. In caso di piccole lesioni infette e croste, è utile rimuoverle con delicatezza usando acqua tiepida o soluzione fisiologica, evitando in ogni modo interventi aggressivi che possano peggiorare la situazione o favorire la diffusione dell’infezione.

Per le infezioni batteriche circoscritte, come ad esempio l’impetigine con poche lesioni, può essere sufficiente l’applicazione locale di una crema antibiotica prescritta dal medico, solitamente per una settimana. Nel caso delle infezioni micotiche superficiali, la prima linea di azione consiste nell’applicare antimicotici topici – come creme o lozioni – sulla zona interessata, prolungando il trattamento per almeno una settimana dopo la scomparsa dei sintomi, estendendo la crema anche oltre i bordi visibili della lesione.

Quali sono le infezioni della pelle più comuni

Le infezioni cutanee possono avere cause molto diverse e la loro gestione varia in base all’agente responsabile.

Infezioni batteriche

Le infezioni batteriche interessano solitamente la superficie cutanea danneggiata, come avviene dopo il grattamento, punture di insetto o piccole ferite. I batteri più comuni sono gli Stafilococchi e gli Streptococchi, che possono provocare quadri come l’impetigine, l’ectima e, nei casi più gravi, la cellulite o la fascite necrotizzante. L’impetigine si manifesta con piccole vescicole che evolvono in croste color miele, mentre l’ectima tende a formare vere ulcere superficiali con croste dure e dolorose, soprattutto in soggetti debilitati.

Nei casi più lievi, la terapia si limita a creme antibiotiche locali, mentre un’infezione più diffusa può richiedere antibiotici orali sotto stretto controllo medico. Nei quadri estremi, come la fascite necrotizzante, possono essere necessarie cure ospedaliere intensive, anche di tipo chirurgico, insieme ad antibiotici e monitoraggio costante per evitare gravi complicanze sistemiche.

Infezioni fungine

Le micosi cutanee sono causate da funghi come dermatofiti, lieviti (ad esempio Candida) e muffe, e sono contraddistinte da sintomi quali prurito, arrossamento, desquamazione, formazione di lesioni circolari e, talvolta, perdita di peli nella zona colpita. Le forme più superficiali, come la tigna, vengono trattate efficacemente con antimicotici topici, ma le infezioni profonde o localizzate su cuoio capelluto e unghie richiedono terapie sistemiche per diverse settimane.

È essenziale evitare il trattamento fai-da-te: pomate inappropriate possono peggiorare l’infezione o favorirne la diffusione e la cronicizzazione. Il dermatologo, dopo una visita accurata e, se necessario, un esame microscopico o colturale dei prelievi cutanei, sceglierà il farmaco più idoneo.

Quando è necessario allarmarsi e consultare subito un medico

Non tutte le infezioni cutanee sono uguali e, talvolta, possono evolvere molto rapidamente o estendersi oltre la pelle. È raccomandato rivolgersi subito a un professionista nei seguenti casi:

  • Comparsa di dolore intenso, calore marcato, gonfiore rapido o formazione di vesciche o bolle di gas sotto la pelle.
  • Estensione rapida dell’arrossamento o delle lesioni, soprattutto in soggetti a rischio come immunodepressi, anziani o diabetici.
  • Presenza di febbre elevata, brividi, malessere generale o altri segni sistemici.
  • Mancata risposta dopo alcuni giorni ai trattamenti topici consigliati dal medico o peggioramento dei sintomi.
  • Coinvolgimento di aree particolari come viso, cuoio capelluto, mucose o unghie, o la presenza di strisce rosse che si irradiano dall’area infetta (possibile segno di linfangite, una complicanza seria).
  • Questi segni possono indicare una grave complicanza come cellulite avanzata, fascite necrotizzante o la diffusione sistemica dell’infezione, situazioni che necessitano l’intervento medico immediato e potenzialmente l’ospedalizzazione.

    Prevenzione e buone abitudini per evitare le infezioni cutanee

    Adottare alcune semplici misure può ridurre drasticamente il rischio di sviluppo e diffusione delle infezioni della pelle:

  • Mantenere sempre pulita e asciutta la cute, in special modo dopo sudorazione abbondante o attività sportiva.
  • Curare tempestivamente tagli, abrasioni e punture d’insetto, disinfettando la zona e coprendola con garze pulite.
  • Non condividere asciugamani, biancheria intima o oggetti personali, soprattutto in presenza di lesioni cutanee.
  • Rispettare sempre la terapia prescritta (antibiotici, antimicotici) per il tempo indicato anche se i sintomi migliorano prima del termine.
  • In caso di patologie croniche (diabete, immunodeficienze), sottoporsi a controlli dermatologici regolari.
  • La tempestività nella identificazione e trattamento delle infezioni della pelle è cruciale per minimizzare disagi, evitare ricadute e prevenire complicanze gravi. In presenza di dubbi o segnali di gravità, la consulenza del medico resta sempre il passo più sicuro ed efficace.

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