Che cos’è la locazione? Ecco la definizione esatta

Il termine locazione rappresenta uno dei concetti fondamentali del diritto civile, spesso utilizzato nella quotidianità e centrale nel settore immobiliare come in molti altri ambiti economici. Originando dall’esigenza di regolare il godimento temporaneo di un bene senza trasferirne la proprietà, la locazione disciplina i rapporti tra il proprietario e chi intende utilizzare un bene mobile o immobile per un certo periodo, corrispondendo un compenso.

La definizione giuridica e la disciplina normativa

Il codice civile italiano stabilisce con chiarezza che la locazione è il contratto con cui una parte, denominata locatore, si obbliga a far godere a un’altra parte, il conduttore o più comunemente l’inquilino, un bene per un tempo determinato, dietro il pagamento di una somma di denaro nota come canone. Questa definizione vale sia per i beni mobili (ad esempio, un’automobile o un macchinario) sia per i beni immobili (come un appartamento, un ufficio o un locale commerciale).

Le principali norme che regolano la locazione si trovano negli articoli 1571-1614 del codice civile. A queste disposizioni si aggiungono leggi specifiche, come la legge n. 431/1998 e la legge n. 392/1978, che trattano in modo dettagliato la locazione ad uso abitativo e quella a uso commerciale.

Caratteristiche essenziali del contratto di locazione

La locazione si distingue per alcune caratteristiche chiave che la differenziano da altri contratti:

  • Consensualità: Il contratto si perfeziona con il semplice accordo tra le parti, senza che sia necessaria la consegna materiale del bene (contrariamente a quanto avviene, ad esempio, nel comodato).
  • Effetti obbligatori: Il conduttore non acquisisce alcun diritto reale sul bene, ma solo il diritto di utilizzarlo e goderne secondo le modalità e i limiti stabiliti dal contratto.
  • Oggetto: Può riguardare qualsiasi bene, mobile o immobile, purché suscettibile di godimento temporaneo senza modificarne la natura o la destinazione.
  • Durata: Sempre determinata o almeno determinabile per legge o per volontà delle parti: il godimento non può essere perpetuo.
  • Corrispettivo: Il canone rappresenta il prezzo dovuto dal conduttore per l’uso del bene. La sua esistenza distingue la locazione da altri istituti, come il comodato, in cui il bene viene concesso gratuitamente.

La locazione è pertanto un contratto di natura sinallagmatica, ovvero caratterizzato dalla presenza di reciproche prestazioni: il locatore concede il godimento del bene, il conduttore versa il canone pattuito.

Locazione e affitto: differenze terminologiche e sostanziali

Nel linguaggio comune, i termini locazione e affitto vengono spesso confusi o usati come sinonimi, ma nel diritto civile hanno significati distinti.

  • Locazione: Si riferisce all’accordo che consente l’uso di un bene, mobile o immobile, senza che questo debba essere necessariamente produttivo di reddito. Rientrano in questa categoria gli appartamenti, i garage, i capannoni non utilizzati per attività produttive ecc.
  • Affitto: Tecnicamente riguarda la concessione in godimento di beni che hanno una propria capacità produttiva, come fondi rustici, aziende agricole, esercizi commerciali. Il contratto d’affitto comporta quasi sempre l’obbligo di conservare la produttività del bene e di gestirlo con la diligenza del buon padre di famiglia.

La distinzione, sebbene rilevante sotto il profilo giuridico, a livello pratico tende ad attenuarsi soprattutto nel settore immobiliare, dove nel linguaggio corrente si parla comunemente di affitto degli appartamenti, pur trattandosi formalmente di locazione.

Le principali tipologie di locazione nel diritto italiano

Nell’ambito immobiliare, la locazione può assumere diverse forme a seconda della destinazione del bene e delle esigenze delle parti contraenti:

  • Locazione ad uso abitativo: Finalizzata a soddisfare esigenze abitative dell’inquilino. Sono disciplinate da norme che regolano la durata minima, le modalità di recesso, l’aggiornamento dei canoni e la tutela del conduttore.
  • Locazione a uso commerciale: Riguarda immobili destinati a esercizio di attività commerciali, artigianali o industriali. Questi contratti presentano distinti vincoli sulla durata e riguardo ai diritti di prelazione e alla cessione.
  • Locazioni transitorie: Studiate per far fronte a esigenze temporanee sia di natura abitativa sia commerciale; spesso utilizzate da studenti, lavoratori fuori sede, ecc.
  • Locazione di beni mobili: Riguarda beni come auto, natanti, attrezzature e strumenti vari. La diffusione delle formule a breve termine (noleggio) è in costante crescita sia per i privati che per le imprese.

Gli elementi essenziali del contratto

Un contratto di locazione valido deve prevedere:

  • Identificazione chiara delle parti (locatore e conduttore)
  • Descrizione dettagliata del bene oggetto del contratto
  • Durata, determinata o determinabile
  • Canone e modalità di pagamento
  • Clausole relative all’uso del bene, eventuali oneri accessori,, obblighi di manutenzione e responsabilità

Diritti e doveri delle parti

Le parti sono vincolate da una serie di obblighi reciproci. Il locatore deve consegnare il bene in buono stato e garantire il pacifico godimento, impegnandosi anche negli interventi di manutenzione straordinaria. Il conduttore deve invece usare il bene secondo quanto convenuto, pagare regolarmente il canone, occuparsi della manutenzione ordinaria e restituire l’immobile nelle condizioni pattuite a fine contratto. Eventuali inadempimenti possono dar luogo a procedure specifiche come lo sfratto per morosità. La disciplina legislativa prevede spesso limiti a tutela della parte considerata più debole, con particolare riferimento alle locazioni ad uso abitativo.

Rilevanza economica e impatto sociale

Il fenomeno della locazione interessa una fascia ampia della popolazione e tocca questioni cruciali come il diritto all’abitazione, la mobilità lavorativa e la crescita urbana. Il contratto rappresenta una delle principali forme di utilizzo efficiente dei beni, mettendo in circolazione case, terreni e strumenti produttivi che altrimenti rimarrebbero inutilizzati.

Sul piano fiscale, la locazione si accompagna a regimi agevolati come la cedolare secca, opzione che permette al proprietario, in certi casi, di pagare un’imposta sostitutiva più favorevole rispetto all’ordinaria tassazione IRPEF. Le regole variano in base alla tipologia contrattuale prescelta.

Infine, la categoria delle locazioni rappresenta uno snodo fondamentale nella legislazione sulla casa e sui rapporti sociali, contribuendo a garantire una maggiore mobilità, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e a favorire soluzioni abitative più flessibili.

Negli ultimi anni, la locazione è stata oggetto di periodiche riforme e aggiornamenti legislativi, in risposta alle mutate esigenze sociali ed economiche, come evidenziato dalle modifiche alla disciplina sulle locazioni transitorie o dalle norme sui contratti di locazione a canone concordato.

In sintesi, la locazione svolge un ruolo chiave non solo nel settore immobiliare ma anche nella gestione dei rapporti tra privati e imprese, operando come strumento flessibile ed efficace per bilanciare esigenze di investimento, redditività, tutela dei diritti e garanzia di accesso ai beni.

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